Il sindaco di New York ha detto che abbiamo due nemici: il coronavirus e l’ansia. Sappiamo cosa fare per combattere il coronavirus: non uscire di casa, lavarsi le mani ecc. Per combattere l’ansia possiamo usare la mindfulness.
Attraverso la meditazione possiamo centrarci e non farci trasportare dal flusso di pensieri negativi.
La mindfulness non è una cosa che si impara velocemente ma già le prime tecniche (meditazione sul respiro, meditazione sul corpo) ci permettono di godere di una maggiore quiete e consapevolezza.
E inoltre lo stare a casa rende perfetto l’apprendimento via internet.
Lezioni individuali online! Il modo migliore per imparare la mindfulness con un istruttore certificato. Oppure accedi ad una lezione gratuita o al corso online scontato!
Uno schema che mette in relazione la consapevolezza e la concentrazione: due aspetti essenziali della mindfulness. Potremmo dire che tutto il percorso della mindfulness si basa sul potenziamento di queste due caratteristiche.
Il grafico crea 4 aree: in alto, aree 1 e 2, ci sono gli stati di alta concentrazione. In basso, aree 3 e 4, ci sono gli stati a bassa concentrazione (o ad alta distrazione).
Poi a destra, aree 2 e 4, ci sono gli stati ad alta consapevolezza; mentre a sinistra, aree 1 e 3, quelli a bassa consapevolezza.
Ed ecco una breve descrizione dei 4 stati:
Flow – flusso: uno stato in cui non c’è un forte stato di consapevolezza ma un grande stato di concentrazione. Tipicamente è lo stato degli sportivi nei loro momenti migliori: totalmente concentrati in quello che stanno facendo senza un senso di farlo o di essere.
Mindful – presenza mentale: è lo stato a cui punta la pratica della mindfulness. Uno stato di concentrazione in quello che si fa ma anche di grande apertura della consapevolezza all’attività, all’ambiente e al nostro sé.
Mindless – assenza mentale, incoscienza: è lo stato in cui siamo distratti e con il pilota automatico. Per esempio guidiamo l’auto nel tarffico e la mente corre a pensieri di discussioni avute sul lavoro o a cosa preparare per cena o a immagini di pericoli che potrebbero cascare addosso alla nostra famiglia.
Creativity – creatività: è lo stato in cui non ci focalizziamo su un aspetto della realtà ma siamo anche molto consapevoli e “coerenti” nel nostro flusso mentale.
Ora la cosa più importante da sottolineare è che ogni stato va bene ed è bello e miracoloso.
Quello che la pratica della mindfulness vuole fare è gestire in modo cosciente le “aree”: posso scegliere di essere svagato e “mindless” non è un problema. Quello che forse è un problema è vivere quasi sempre nel 4 stato e poi, casualmente, finire brevemente in uno degli altri tre stati.