A volte durante la meditazione possiamo sentire che il “respiro non va bene”, “che il respiro non è quello giusto” oppure proprio che “il respiro è doloroso”.
Molto spesso questo significa che non stiamo accettando il nostro respiro e vogliamo che sia diverso, lo vogliamo controllare.
Il primo punto da ricordare è che il respiro è sempre quello giusto: il nostro corpo sa come vuole e deve respirare.
In tutte le pratiche meditative della mindfulness si chiede di non modificare il ritmo del nostro respiro ma di osservarlo così come è.
Ma come spesso accade la cosa è “semplice ma non facile”.
La nostra mente ha la tendenza ha voler controllare, a confrontare “quello che è” con quello che “dovrebbe essere”. Anche la cosa così semplice come osservare il nostro respiro diventa un terreno in cui osservare la nostra mente giudicante.
Quindi accorgiamoci di questa tendenza e accogliamola: “Va bene, la mente pensa che il respiro non vada bene ma lasciamo andare i giudizi. Il mio respiro va bene così, comunque sia.”
Osservare il proprio respiro senza modificarlo e senza giudicarlo sembra una cosa sciocca ma è il centro di tutta la meditazione di consapevolezza.
“il curioso paradosso è che quando accetto me stesso come sono, allora cambio”.
Carl Roger
Spunto da:
https://www.lionsroar.com/why-does-my-breathing-feel-uncomfortable-in-meditation/