Gestire l’incertezza

L’articolo principale di Internazionale 1386 di questa settimana (27 nov 3 dic 2020) parla di come la nostra mente gestisce l’incertezza.

L’articolo, non semplice, riporta “lo stato dell’arte” della ricerca scientifica e psicologica sul nostro avere un cervello che crea modelli per ridurre l’incertezza.

Tra le “tecniche” che possiamo usare per insegnare alla mente a non farsi controllare dai nostri modelli mentali c’è anche la mindfulness.

Tra gli interventi meno diretti ci sono pratiche come la meditazione e la mindfulness, che rieducano le nostre aspettative più vincolanti (quelle di immutabilità). Una pratica utile qui è abituarsi a spostare l’attenzione verso il lato sensoriale distaccandola dalle convinzioni radicate e disimpegnando così la superiore aspettativa di stabilità. Quando quest’attività ha successo, viviamo il momento continuando a gestire le mutevoli contingenze della vita quotidiana. Queste pratiche riflettono un aspetto importante che spesso non viene colto, cioè la capacità umana di trasformare gli stati mentali in oggetto di riflessione e azione.

Riportare l’esperienza al lato puramente sensoriale, non concettuale; osservare i nostri stati mentali; ritornare al momento presente; accogliere anche l’instabilità e il cambiamento. Questo è l’aiuto della mindfulness alla nostra vita.


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